Alcuni giorni fa ho incontrato un amico che non vedevo da tempo. Un saluto, un abbraccio, una parola tira l’altra, e ci siamo ritrovati a parlare degli anni passati.
“Non è stato un bel periodo in realtà, alti e bassi, mesi abbastanza duri. Ora meglio però, dai, molto meglio, sono stato anche in terapia…”.
E lo stupore si disegna sul suo viso, mi guarda incredulo ed esclama: “In terapia? Tu? Ma sei uno psicologo anche te”.
Uno psicologo che va dallo psicologo. Da morire dal ridere.
Effettivamente può sembrare strano. Forse come sembra strano a me quando penso ad un parrucchiere che va dal parrucchiere. Me lo sono sempre chiesto, ma i parrucchieri se li tagliano da soli i capelli?
Io non so come facciano i parrucchieri, ma so come fanno gli psicologi quando hanno dei problemi interiori che non riescono a risolvere: vanno dallo psicologo.
Ma perchè al mio amico è sembrato così strano che uno psicologo dovesse ricorrere ad un altro psicologo?
Io credo che il motivo sia dovuto a due convinzioni errate, ma molto diffuse, che si aggrovigliano l’una all’altra alimentandosi reciprocamente.
La prima convinzione è che lo psicologo non deve avere problemi psicologici. Lo psicologo deve essere un super eroe.
E questo per colpa della seconda convinzione: i problemi psicologici sono difetti da nascondere ad ogni costo, motivo di debolezza, di inferiorità e di vergogna.
In fondo, l’idea che dallo psicologo ci vadano solamente i pazzi, è un pensiero abbastanza comune. Molte persone sono ancora convinte che dallo psicologo ci vadano solamente i pazzi, i deboli, e le persone incapaci, che non sanno risolvere da sè i propri problemi.
Di conseguenza, se uno psicologo ha bisogno di una terapia, che conclusioni se ne possono trarre? Che è pazzo, o debole, o incapace. Chi andrebbe da uno psicologo così? Uno psicologo che va dallo psicologo non sa fare il proprio lavoro. Perchè se lo sapesse fare, non avrebbe certi problemi, o li avrebbe risolti da sè.
Ma la realtà invece è molto diversa.
Dallo psicologo non ci vanno i pazzi, ma solamente persone che in un momento particolare della loro vita hanno bisogno di aiuto per risolvere determinate problematiche personali.
Le problematiche per cui si può aver bisogno di aiuto possono essere di qualsiasi tipo, dalla più semplice alla più complessa: nessuna è migliore di un’altra.
I problemi psicologi non sono qualcosa di cui vergognarsi.
Non esistono problemi piccoli o grandi, stupidi o intelligenti, o che legittimino a iniziare o meno una terapia. Esistono solamente problemi personali, che per qualcuno possono apparire come una sciocchezza, ma che per me che li sto vivendo rappresentano un abisso insuperabile.
Aver bisogno di aiuto non è una forma di debolezza. O forse sì? Ma chi se ne frega. Magari è un periodo in cui ho bisogno di una mano per ripartire, perchè la barca della mia vita si è incagliata tra gli spigoli affilati di uno scoglio. Magari ho solo bisogno di essere aiutato a disincagliare la barca, poi riparto più forte di prima.
Oppure semplicemente non ho capito che ci sono degli scogli in quel tratto di mare, e ci vado a sbattere come fossi la pallina di un flipper. Sono stupido? Debole? Pazzo? Magari ho solo bisogno di qualcuno che mi presti una torcia per illuminare le acque, dopodichè posso andarmene liberamente, a vele spiegate.
E forse è vero, io sono uno psicologo. Ma prima di uno psicologo sono anche un essere umano. E come tale affronto il mondo. E come tale a volte procedo sicuro in quest’autostrada che è la vita. Ma a volte si trova un’incidente sul proprio percorso, e si preferisce uscire dall’autostrada e fare un tratto di strada normale, per non perdere tempo. A volte si arriva a destinazione più velocemente, evitando la coda. Ma a volte ci si perde, e si comincia a girare a vuoto. Magari abbiamo solo bisogno di un navigatore, per ritrovare la strada.
Sono pazzo perchè mi sono perso?
Sono un debole?
Sono incapace a guidare solo perchè ho avuto bisogno del navigatore?
Io non credo.
Io credo che uno psicologo, prima di essere uno psicologo, è un essere umano.
Questo è quello che penso io, e che nessun paziente dovrebbe mai scordare quando pensa al proprio psicologo. E penso anche, che molti psicologi, ogni tanto, dovrebbero ricordarlo a se stessi.